INQUINAMENTO DA PLASTICA. COME RIPULIRE I MARI CON LA MODA

A partire dalla Seconda guerra mondiale, sempre più prodotti in plastica sono apparsi nelle nostre case ma non solo. L’inquinamento da plastica dei nostri mari è infatti una delle emergenze ambientali più gravi dell’epoca moderna. Hai mai sentito parlare di Isole di plastica o Great Pacific Garbage Patch? I detriti, spinti dalle correnti, si concentrano in determinate zone dove rimangono intrappolati in vortici acquatici. Si creano così degli accumuli, vere e proprie isole che dimostrano quanto sia necessario intervenire al più presto.

Oggi, la vita senza plastica sarebbe impensabile, eppure sempre più aziende scelgono soluzioni più sostenibili. Nonostante aumenti l’uso di materiali alternativi o riciclati, la plastica rimane però sempre molto utilizzata. Per dare un’idea, ogni anno produciamo circa 275 milioni di tonnellate di rifiuti plastici e circa 8 milioni di questi finiscono nei nostri mari e oceani.

L’impatto dell’inquinamento da plastica

I rifiuti di plastica hanno un maggior impatto nelle nazioni in via di sviluppo in cui i sistemi di smaltimento sono spesso inefficienti. Benché in maniera meno visibile, anche i paesi sviluppati non sono esclusi dal problema. L’inquinamento da plastica rappresenta una minaccia per le piante, gli animali e le persone. La composizione chimica della plastica, infatti, rende questo materiale così resistente al deterioramento naturale da causarne l’accumulo soprattutto nei mari.

Inquinamento da plastica. Un'area sommersa dai rifiuti.

Non possiamo conoscere la quantità esatta di detriti di plastica presenti nei mari. Nel 2016, si stima però ci fossero circa 150 milioni di tonnellate di plastica negli oceani. A preoccupare il fatto che questa quantità si pensa raggiungerà le 250 tonnellate nel 2025. In base al tipo di plastica, diversi sono gli impatti sull’ambiente e sulla fauna:

  • Le macroplastiche (più grandi di 25 mm) e le mesoplastiche (con grandezza tra 5 e 25 mm) che popolano i nostri mari possono essere letali per la fauna. Pensate a foche e tartarughe strangolate dalle reti da pesca abbandonate o ai mammiferi marini ritrovati con grandi quantità di rifiuti nei loro stomaci.
  • Le microplastiche (grandi 5 mm o meno) possono essere prodotte dall’industria o derivare dal deterioramento in mare di oggetti di plastica più grandi. Questi rifiuti sono tossici se ingeriti da pesci e altri animali, rischiando così di arrivare sulle nostre tavole.

COME POSSIAMO RIDURRE LA PLASTICA NEI NOSTRI MARI?

Come sicuramente saprai, ridurre il consumo di plastica e usare materiali alternativi o riciclati può attenuare l’impatto ambientale della plastica. Ma ci sono anche iniziative locali e internazionali che possiamo attivamente sostenere. Infatti, molte organizzazioni hanno scelto di adottare soluzioni hi-tech per ripulire mari e spiagge dai rifiuti plastici. Tra queste, la startup australiana Seabin Project che dal 2016 utilizza “seabins” tecnologici che, ancorati a yacht club, porti e qualsiasi mezzo acquatico, permettono di eliminare i rifiuti di plastica lasciati in mare.

Un "seabin" della startup italiana Seabin Project

Più semplicemente, un seabin è un contenitore galleggiante. Pompando acqua al suo interno, il dispositivo intercetta i detriti come macroplastiche, microplastiche e microfibre. Con 860 seabin installati in tutto il mondo, Seabin Project sta concretamente contribuendo al benessere del pianeta. Ogni giorno la startup cattura oltre 3,9 tonnellate di detriti ed è fiera del risultato raggiunto oggi: oltre 1.700 tonnellate di rifiuti raccolti.

Noi di R3UNITE pensiamo alla moda come un mezzo per restituire al mondo ciò che abbiamo preso da esso. Questo è il motivo per cui abbiamo scelto Seabin Project come partner per la nostra collezione SEA. Parte del ricavato dalla vendita degli indumenti della collezione SEA dedicata a questo progetto finanzierà l’installazione di nuovi seabin nel Mar Mediterraneo. Il nostro obiettivo: permettere a Seabin Project di rimuovere dal mare 6,5 tonnellate di detriti di plastica o filtrare 1 milione di litri di acqua. Una quantità di acqua rilevante se si pensa che equivale a 410 piscine olimpioniche.

Scopri la collezione SEA e aiutaci a ripulire il Mar Mediterraneo.

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