Un altro brand che parla di moda sostenibile? Sì, e meno male. La moda sostenibile è l’unica che conosciamo. Utilizziamo solo materiali dal minor impatto possibile, sia per l’ambiente che per i lavoratori impegnati nella produzione.
I nostri fornitori, prima che materie prime, forniscono affidabilità. Lavoriamo con aziende in grado di garantire una solida esperienza nel settore e la qualità del made in Italy. Ci affidiamo a materiali ecologici, riciclati e innovativi. Utilizziamo cotone e seta organici certificati GOTS per i nostri capi d’abbigliamento, PVC e carta riciclata per i nostri cartellini ed etichette, e bioplastica per i nostri imballaggi.
La qualità dei tessuti non è solo una prerogativa per i nostri capi premium, ma aiuta a prolungarne il ciclo di vita. Vogliamo che il fast-fashion sia solo una brutta parentesi di questo settore, non la pratica mainstream di chi opera nella moda. I nostri capi sono senza stagioni, progettati per durare nel tempo come il loro scopo.

Cotone e seta certificati GOTS
Se ti hanno detto che il cotone è naturale, ti hanno preso in giro. Perché ormai di naturale ha solo la pianta da cui è stato ottenuto.
Ma oltre all’origine, tutti i processi per trasformarlo in una tua t-shirt lo mettono a contatto con un cocktail di sostanze chimiche tossiche che hanno un pessimo impatto sull’aria, l’acqua, il suolo e la salute delle persone nelle zone delle coltivazioni.
Il Global Organic Textile Standard (GOTS) è stato sviluppato attraverso la collaborazione dei principali enti normativi, definendo requisiti riconosciuti a livello mondiale che garantiscono che un tessuto possa essere definito “organico/biologico”. Dalla raccolta delle materie prime, alla produzione -sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale-, all’etichettatura.
Potremmo evitarti lo spiegone perché usiamo solo tessuti certificati GOTS. Ma vogliamo mostrarti perché ci teniamo tanto a questa certificazione quindi eccoti gli aspetti più importanti:
È stato introdotto nel 2006 ed è la certificazione più riconosciuta a livello mondiale per il cotone. In sintesi afferma che:
· i tessuti devono essere per il 95% di origine biologica;
· le sostanze chimiche utilizzate in alcune lavorazioni tessili convenzionali, come la formaldeide, i metalli pesanti e i ritardanti di fiamma bromurati, non possono essere utilizzati;
· i produttori non possono usare metodi di finitura che comportino rischi per i lavoratori;
· i produttori devono avere politiche e procedure per monitorare e migliorare le prestazioni ambientali dei loro impianti;
· i tessuti organici devono essere conservati e trasportati in modo da evitare la contaminazione da sostanze chimiche vietate;
· il materiale da imballaggio non devono contenere plastica clorurata;
· la carta o il cartone utilizzati nel materiale da imballaggio dei prodotti GOTS devono essere riciclati o certificati come sostenibili;
· i tessuti devono soddisfare specifici standard di qualità per quanto riguarda la loro resistenza al lavaggio e allo sbiadimento dei colori;
· i lavoratori devono ricevere un trattamento adeguato e condizioni di lavoro sicure, nessun lavoro minorile, salari equi, un tetto massimo di ore di lavoro settimanali e altro ancora. In modo simile, la seta certificata GOTS soddisfa gli stessi requisiti del cotone. Inoltre, essendo una fibra tessile di origine animale, è prodotta con bachi da seta che si nutrono di cibo biologico al 100%, garantendo la massima qualità della seta.

Bioplastiche e materiali riciclati per cartellini, etichette e imballaggi
L’abito non fa il monaco, ma l’etichetta sì.
Anche se la produzione dei tessuti è la principale causa dell’impatto ambientale dell’industria della moda, i cartellini, le etichette e gli imballaggi sono spesso realizzati con materiali per loro natura più inquinanti, come la plastica.
Le nostre etichette sono realizzate con plastica riciclata proveniente da bottiglie usate, sostenendo un principio di economia circolare che permette ai rifiuti di tornare a far parte del processo produttivo, limitando l’impatto ambientale. Anche i nostri imballaggi limitano lo spreco: sono realizzati in bioplastica certificata con etichetta “OK compost” che ne garantisce la biodegradabilità.

Environmental Impact Assessment
Environmental Impact Assessment
I nostri ingegneri hanno lavorato duramente per implementare una Valutazione dell’ Impatto Ambientale che potesse calcolare l’impronta ambientale della produzione del nostro brand, analizzando le fasi del ciclo di vita di ogni capo, dalla produzione delle materie prime agli articoli cuciti, fino al magazzino.
Ricordate sempre, l’impegno per rendere l’industria della moda sostenibile inizia da
riconoscendo il nostro impatto sul mondo.
Ecco i nostri consumi:
Global Warming Potential: 11,000 Kg Co2
Blue Water Consumption: 180,000 l d’acqua
Land Use: 7,000 m2 di terra
Eutrophical Potential: 3 Kg PO 4
Offsetting
Sapere quanto consumiamo è sicuramente bello, ma non è abbastanza. Così abbiamo fatto un offset, un processo che compensa gli impatti inevitabili della produzione di una collezione, del consumo della nostra prima release attraverso alcune operazioni etiche.
Nello specifico, abbiamo:
Filtrato 180.000L di acqua
Raccolto circa 11.000 kg di Co2.
Sostenibilità Proattiva
A questo punto sapete con certezza cosa intendiamo per sostenibilità. Non è tutto.
Indovinate un po’? I nostri capi sono proattivamente sostenibili grazie alla nostra partnership con Green Ethiopia e Seabin Project.
Essere proattivamente sostenibili è quello che ci rende speciali: posto che vogliamo impattare il meno possibile sulla Terra, il nostro obiettivo ultimo è avere un’impronta ambientale POSITIVA.
Ecco come:
Abbiamo piantato 4560 alberi in Etiopia
Abbiamo raccolto una tonnellata di plastica dal Mar Mediterraneo